06.10.2015

Si riduce la povertà

Banca Mondiale (BM) ha pubblicato un rapporto che contraddice il luogo comune secondo cui la povertà nel mondo è cresciuta, anche e soprattutto a causa del processo di globalizzazione degli ultimi decenni.

La BM, pur senza nascondere i problemi certo ancora esistenti, dice esattamente il contrario, ossia che, il numero di persone che vivono in povertà estrema è sceso sotto il 10% della popolazione globale nell’anno corrente.
Tenendo presente nei suo calcoli il potere d’acquisto effettivo, la BM fissa ora la linea della povertà a 1.90 dollari al giorno per persona (nella precedente versione era a 1.25 dollari).
Nel 1990 la povertà riguardava 1.9 miliardi di persone, ovvero il 37.1% della popolazione mondiale; nel 1999 1.7 miliardi, cioè il 29%; nel 2012, 902 milioni, ovvero il 12.8%; nel 2015, secondo le stime della BM, 702 milioni, cioè il 9.6%.Anche in Africa subsahariana si registrano miglioramenti (nel 2012 il 42.6% della sua popolazione era in povertà estrema, quest’anno lo è il 35.2%) ma il numero di persone povere e le percentuali relative rimangono incredibilmente elevate, mentre in altre aree come quella asiatica il miglioramento è più sensibile.

Nonostante l’aumento della popolazione globale l’innalzamento della soglia nominale pro capite di povertà, è quindi diminuita, soprattutto negli anni Duemila, quando secondo un luogo comune diffuso invece la povertà si sarebbe intensificata, anche a causa dei meccanismi della globalizzazione.

Lo riteniamo un dato importante da valutare quando si tende a criticare gli effetti della globalizzazione.

Studio Legale Cugini

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