28.08.2025
Arte, Valore e Visione: strategie per investire nell’arte contemporanea
Il mercato dell’arte continua a crescere a doppia cifra, ma trasformare la passione in un investimento solido richiede metodo e una lettura attenta delle dinamiche legali e fiscali.
Ecco, in sintesi, i pilastri che ritengo essenziali per imprenditori, family office e private investor che vogliono esporsi (con giudizio) all’arte contemporanea:
- Diversificazione di portafoglio. L’arte non sostituisce asset tradizionali – li affianca. Allocare fino al 5‑10 % del capitale su opere di qualità riduce la correlazione con i mercati finanziari e difende dall’inflazione.
- Due diligence sull’artista e sulla provenienza. Curriculum, mostre museali, galleria di riferimento e certificati: quattro check‑point che fanno la differenza tra un acquisto strategico e un rischio di contenzioso.
- Veicoli societari e fiscalità. Holding personale, trust, leasing art advisory o art‑fund dedicato: la scelta dello strumento impatta su IVA, imposte indirette e plusvalenze future. In Italia l’IVA sulle opere d’arte è oggi al 5 %; un’aliquota già ridotta che può essere ulteriormente mitigata.in Svizzera, le soluzioni esistono ma vanno pianificate ex ante.
- Assicurazione e conservazione. Un’opera non protetta erode valore. Polizze “all risks”, clausole nail‑to‑nail e condizioni microclimatiche controllate sono parte integrante del rendimento a lungo termine.
- Exit strategy definita. Asta, private sale o NFT frazionato? Stabilire sin dall’acquisto l’orizzonte temporale e il canale di dismissione consente di stimare liquidità, imposte e costi di transazione.
L’arte contemporanea può essere un asset alternativo ad alto potenziale — a patto che sia sorretto da una strategia legale, fiscale e curatoriale coerente.
Una consulenza mirata oggi può evitare complessità domani. Il nostro staff rimane a disposizione per approfondimenti