La riforma fiscale italiana del 2024 ha introdotto cambiamenti significativi nel trattamento fiscale dei trust. In base alle nuove disposizioni, l'imposta sui trasferimenti di beni e diritti a favore dei beneficiari di un trust sarà, in linea generale, applicata al momento del trasferimento effettivo, previa dichiarazione da parte dei beneficiari stessi.
Tuttavia, il disponente del trust (o il trustee, in caso di trust testamentario) avrà la possibilità di optare per il pagamento anticipato dell'imposta. Questa opzione può essere esercitata al momento di ogni conferimento di beni e diritti al trust oppure all'apertura della successione.
Optando per la tassazione immediata, la base imponibile, le franchigie e le aliquote applicabili saranno quelle vigenti al momento del conferimento nel trust.
Una volta pagata l'imposta in anticipo, il trasferimento effettivo dei beni ai beneficiari non sarà soggetto a ulteriori imposte e non sarà possibile richiedere il rimborso dell'imposta già versata. Tale possibilità risulta estremamente interessante per tutti i conferimenti caratterizzati da beni il cui valore crescerà nel tempo e con beneficiari già individuati.
La riforma offre al disponente del trust una maggiore flessibilità nella gestione delle imposte, consentendo di scegliere tra il pagamento immediato dell'imposta e il pagamento differito al momento del trasferimento effettivo dei beni ai beneficiari.
Lo schema di decreto proposta, in attesa dei pareri delle Commissioni Finanze di Camera e Senato, segna un ulteriore progresso nella definizione della disciplina fiscale del trust, un istituto sempre più apprezzato e utilizzato per la pianificazione patrimoniale.
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