07.07.2020

RITENUTE SU REDDITI DEL DIRIGENTE NON RESIDENTE

Con la risposta all’interpello n. 36 del 7 febbraio 2020, l’Agenzia delle Entrate italiana ha fornito importanti chiarimenti in materia di ritenute su redditi di lavoro dipendente di soggetto estero.

L’interpello veniva formulato da una società italiana che avendo assunto un dipendente residente all’estero richiedeva chiarimenti circa il corretto assoggettamento delle ritenute alla fonte in Italia sull’erogazione di tale reddito.

L’Agenzia delle Entrate specificava nella sua risposta che il criterio di collegamento, ai fini dell'attrazione di tali emolumenti nella potestà impositiva dello Stato italiano, è costituito dal luogo ove è svolta la prestazione lavorativa, in accordo con le previsioni internazionali (art. 15 del Modello OCSE di Convenzione contro le doppie imposizioni).

Pertanto, al fine di determinare il reddito di lavoro dipendente imponibile in Italia, è necessario fare riferimento al rapporto tra il numero di giorni durante i quali la prestazione lavorativa è svolta nel territorio italiano e il periodo totale di riferimento della retribuzione, evitando così l’assoggettamento integrale della retribuzione erogata.

Affinché tale criterio sia applicato correttamente, occorre altresì tener conto delle festività, dei weekend e delle ferie.

Inoltre ai fini probatori è necessario conservare la certificazione di residenza fiscale all’estero del dipendente rilasciata dalla competente autorità fiscale straniera e la documentazione comprovante l’effettivo esercizio dell’attività lavorativa.

Il nostro staff resta a disposizione per ogni eventuale e ulteriore chiarimento.



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