Lo scorso 3 ottobre, il Consiglio dei Ministri ha definitivamente approvato il decreto legislativo attuativo della V direttiva antiriciclaggio (Dir. UE n. 2018/843).
Tra le novità principali emergono l’incremento dei destinatari della normativa, la maggior accessibilità alle informazioni sulla titolarità effettiva, l’introduzione per gli intermediari bancari / finanziari di nuove misure di adeguata verifica rafforzata nei casi “ad alto rischio”, il divieto - dal 20 giugno 2020 - di emissione e utilizzo di prodotti di moneta elettronica anonimi, nonché la previsione di nuove disposizioni in materia di trattamento delle valute virtuali e criptovalute.
Tra i soggetti sottoposti agli obblighi antiriciclaggio sono ora ricomprese tutte “le persone fisiche o giuridiche che forniscono a terzi, a titolo professionale, anche online, servizi funzionali all’utilizzo, allo scambio e alla conservazione di valuta virtuale e alla loro conversione in valute aventi corso legale o anche in rappresentazioni digitali di valore, ivi comprese quelle convertibili in altre valute virtuali, nonché i servizi di emissione, offerta, trasferimento e compensazione e ogni altro servizio funzionale all’acquisizione, alla negoziazione o all’intermediazione nello scambio delle stesse valute”.
Tali soggetti saranno altresì tenuti all’iscrizione in una sezione speciale del registro gestito dall’Organismo degli Agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi (OAM).
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