28.08.2019

“SEDE” ALL’ESTERO, TASSAZIONE IN ITALIA

L’ordinamento tributario italiano prevede una “presunzione legale relativa” di residenza nel territorio dello Stato, al fine contrastare i fenomeni di pianificazione fiscale internazionale imputabili a gruppi multinazionali.

In particolare, ai sensi dell’art. 73 comma 5-bis Tuir, una società /ente estero, che detiene una partecipazione di controllo è, salvo prova contraria, considerata fiscalmente residente (e soggetta a tassazione) in Italia, se è controllata, anche indirettamente, da soggetti ivi residenti o, alternativamente, amministrata da un CDA costituito per lo più da consiglieri con residenza italiana.

La Circolare n. 1/2018 del Comando Generale della Guardia di Finanza ha precisato che il verificarsi di tale fattispecie (che comporta una tassazione diretta in capo al soggetto controllato) rende inoperante l’applicazione della disciplina CFC in conformità di cui sarebbe invece tassato il soggetto italiano controllante.

Il nostro staff resta a disposizione per ogni eventuale chiarimento in merito alle normative citate.



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