A fine settembre l’Amministrazione Federale delle Contribuzioni (AFC) ha realizzato il primo scambio automatico di informazioni relativo ai conti finanziari detenuti da circa due milioni di clienti con i Paesi partner (tra cui l’Unione Europea), in cambio dello stesso servizio.
Attualmente sono registrati presso l’autorità fiscale elvetica circa 7'000 istituti finanziari tenuti alla comunicazione (banche, trust, assicurazioni, etc.) e si stima che i dati forniti dalla Svizzera alle altre giurisdizioni siano inerenti a circa 2 milioni di conti.
Sul punto occorre precisare però che l’AFC non è autorizzata a fornire indicazioni specifiche in merito all’entità delle attività finanziarie, bensì in ordine all’identificazione, al conto e alle informazioni finanziarie (ad es, nome, indirizzo, Stato di residenza, etc.), dati che comunque permetteranno alle autorità fiscali delle altre giurisdizioni (tra cui l’Agenzia delle Entrate italiana) di verificare gli adempimenti fiscali effettuati dal contribuente nel Paese di residenza fiscale.
I contribuenti che non hanno dichiarato correttamente la loro posizione finanziaria estera avranno poco tempo per regolarizzarla.
Ecco che la possibilità di aperture su nuove forme di regolarizzazione di alcuni Paesi (ad esempio, in Italia potrebbe svilupparsi una “voluntary ter”) potrebbe rivelarsi fondamentale per ridurre il rischio di sanzioni anche in campo penale.
Il nostro staff rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento.