Con il recepimento della direttiva Atad viene meno la distinzione tra Paesi Black list e Stati White list ai fini dell’approvazione della disciplina delle Controlled Foreign Companies (CFC).
Nello schema di decreto che recepisce la nuova direttiva sono, infatti, presenti le seguenti modifiche:
- applicazione del regime CFC (con conseguente tassazione per trasparenza) ogni qual volta vi sia tassazione effettiva inferiore alla metà di quella italiana e oltre 1/3 dei ricavi sia originato da passive income (senza distinzione tra Stati a fiscalità privilegiata e ordinaria);
- Previsione di un’unica esimente, ovvero dello svolgimento di un’attività economica effettiva del soggetto controllato (impiego di personale, attrezzature, attivi e locali).
La localizzazione della partecipata in uno Stato a regime fiscale privilegiato resta, invece, ancora rilevante ai fini della tassazione integrale di dividendi e plusvalenza.
Il nostro staff rimane a disposizione per eventuali chiarimenti.