Il 22 dicembre 2017 è stata varata la riforma fiscale americana, fortemente voluta dall’attuale Presidente USA , allo scopo di porre fine a tutte quelle “scappatoie” che consentivano alle multinazionali di utilizzare i crediti di imposta esteri per limitare l’imposizione degli utili stanziati nei paradisi fiscali da parte del fisco americano.
Con l’attuazione della riforma e conformemente al divieto della doppia imposizione fiscale, si consente ora alle società di accedere ad un credito d’imposta estero (FTC) al fine di bilanciare l’importo pagato in tasse americane con l’ammontare delle imposte dovute nel Paese in cui sono stati conseguiti i profitti.
Inoltre, per combattere lo spostamento dei profitti offshore, è stata altresì introdotta una imposta minima sul Reddito Intangibile Globale a Bassa tassazione (GILTI).
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