25.04.2018

Gestione e detenzione di Bitcoin: ufficiale la tassazione

Con l’interpello n. 956-39/2018, presentato a gennaio 2018,  l'Agenzia delle Entrate  fornisce alcuni chiarimenti sugli adempimenti dichiarativi e di monitoraggio fiscale che la detenzione e gestione delle stesse comporta.

Ai fini delle imposte sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) ai soggetti che detengono Bitcoin (o altre valute virtuali) al di fuori dell’attività d’impresa, e alle operazioni di conversione di valuta virtuale si applicano i principi generali che regolano le operazioni aventi ad oggetto valute tradizionali previsti dall’art 67 TUIR, con conseguente imposizione di:

  •         cessioni a pronti di valuta virtuale qualora la valuta ceduta derivi da prelievi da portafogli elettronici (wallet), per i quali la giacenza media superi un controvalore di euro 51.645,69 per almeno sette giorni lavorativi continui nel periodo d’imposta, ai sensi dell’articolo 67, comma 1, lettera c-ter), TUIR;
  •         cessioni a termine

Le eventuali plusvalenze generate andranno dichiarate nel quadro RT con imposizione sostitutiva del 26%.

L’Agenzia delle Entrate infine chiarisce che sebbene le valute virtuali sono oggetto di monitoraggio (quadro RW) non sono soggette a IVAFE, non essendo considerati alla stregua del deposito bancario.

I nostri professionisti sono a vostra disposizione per eventuali chiarimenti.

Studio Elvetico Associato

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