Con l’interpello n. 956-39/2018, presentato a gennaio 2018, l'Agenzia delle Entrate fornisce alcuni chiarimenti sugli adempimenti dichiarativi e di monitoraggio fiscale che la detenzione e gestione delle stesse comporta.
Ai fini delle imposte sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) ai soggetti che detengono Bitcoin (o altre valute virtuali) al di fuori dell’attività d’impresa, e alle operazioni di conversione di valuta virtuale si applicano i principi generali che regolano le operazioni aventi ad oggetto valute tradizionali previsti dall’art 67 TUIR, con conseguente imposizione di:
Le eventuali plusvalenze generate andranno dichiarate nel quadro RT con imposizione sostitutiva del 26%.
L’Agenzia delle Entrate infine chiarisce che sebbene le valute virtuali sono oggetto di monitoraggio (quadro RW) non sono soggette a IVAFE, non essendo considerati alla stregua del deposito bancario.
I nostri professionisti sono a vostra disposizione per eventuali chiarimenti.