20.03.2018

Nuovo modello OCSE di Convenzione contro le doppie imposizioni: profili di novità

Con l’approvazione in data 21 novembre 2017 del nuovo modello di Convenzione contro le doppie imposizioni, l’Ocse ha introdotto novità significative che implementano le linee guida elaborate nell’ambito del progetto BEPS (Base Erosion and Profit Shifting) articolato in 15 Actions.

In particolare le maggiori innovazioni al precedente modello riguardano la disciplina anti-abuso, il concetto di stabile organizzazione e la procedura MAP ( Mutual Agreement Procedure).

Le modifiche all’art 5, sulla stabile organizzazione si sostanziano nell’introduzione della c.d. anti-fragmentation rule, in base alla quale, nel caso di svolgimento di più attività da parte di una o più imprese tra loro collegate in uno Stato, sussiste una stabile organizzazione se le diverse attività siano tra loro complementari, fatto salvo il caso in cui la totalità delle attività abbia carattere preparatorio o ausiliario.

Sono poi previsti  nuovi criteri per la configurazione della stabile organizzazione personale, attribuendo rilievo agli aspetti di natura sostanziale (stipula contratti abituali in nome dell’impresa ecc.)

Il nuovo art. 29 del Modello OCSE contiene una clausola anti-abuso e la c.d. “Limitation on benefit rule” (LOB), con previsione di limiti per l’accesso ai benefit convenzionali che genererebbero situazioni di doppia non imposizione.

Infine, l’art 25 istituisce una procedura amichevole, (MAP) maggiormente accessibile e, una procedura arbitrale per la risoluzione di questioni interpretative, nonché dei casi di doppia imposizione per i quali l’applicazione delle altre disposizioni della Convenzione non consente di addivenire ad una soluzione.

Studio Elvetico Associato

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