Se fino ad oggi la Svizzera ha costruito gran parte del proprio successo su valori accreditati di sicurezza, discrezione, affidabilità e segretezza, l’innovazione portata dalla blockchain rischia di metterne seriamente in discussione il ruolo.
Stiamo parlando di un’innovazione paragonabile a quella apportata dall’introduzione di internet, una discontinuità potenzialmente dirompente – e come tale foriera anche di enormi opportunità, oltre che di rischi – che sembra non interessare e non preoccupare.
Di contro, il neonato “Centro Competenze Blockchain” (CCBC), ente no-profit ticinese, di cui l’Avvocato Gianvirgilio Cugini è socio fondatore e, Stelva sostenitrice, si pone l’obiettivo di diventare uno dei punti di riferimento di chiunque voglia approcciarsi a questa innovazione per aggiornare strategie e processi, indirizzandolo verso le soluzioni migliori e le realtà più all’avanguardia.
Il centro vuole servire anche da incubatore, mettendo a disposizione servizi e assistenza all’operatore che intende raccogliere la sfida e realizzare un progetto incentrato su questa tecnologia nelle sue più disparate applicazioni.
Le opportunità che derivano dalla blockchain sono tantissime, incalcolabili. Essere i primi a coglierle potrebbe significare assicurarsi una leadership a livello non solo svizzero ma mondiale.