09.11.2017

In arrivo la tassazione sulle plusvalenze derivanti dalla vendita di opere d’arte

Le prime indiscrezioni sulla legge di stabilità 2018 parlano dell’introduzione di un diverso regime di tassazione delle opere d’arte finalizzato a ricavare risorse da un mercato potenzialmente molto ricco.

Nei progetti del Governo italiano vi è quello di sottoporre sempre ad imposta le plusvalenze derivanti da cessioni di opere d’arte, sino ad ora escluse dalle categorie reddituali o meglio, incluse nei redditi diversi ex art. 67 Tuir, se derivanti da attività commerciale non esercitata abitualmente.

Nello specifico, il Ddl prevederebbe due regimi di tassazione: uno analitico mediante imposizione della differenza tra il corrispettivo percepito nel periodo d’imposta, al netto dei costi (imposizione Irpef del capital gain secondo scaglioni progressivi), e l’altro forfettario attraverso l’applicazione Irpef sul 40% del prezzo di vendita. Tuttavia, la norma porta con sé l’ipotesi di riduzione dell’IVA sull’importazione e sulle cessioni dall’autore dal 10% al 5%, permettendo così all’Italia di allinearsi con i regimi previsti da Francia, Regno Unito e Germania.

La nuova normativa è presentata come “interpretativa” e quindi sarebbe suscettibile di applicazione retroattiva, in contrasto con lo Statuto del contribuente. In assenza di una normativa chiara, sussiste la difficoltà del Fisco italiano di individuare i parametri utili per qualificare l’attività commerciale ai fini della relativa tassazione.

Lo studio resta a disposizione per ulteriori informazioni. Scriveteci a: info@stelva.ch 

Studio Elvetico Associato

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