La Procura di Milano ha avviato una massiccia indagine diretta ad individuare i falsi residenti all’estero, iscritti all’AIRE- anagrafe degli italiani residenti all’estero- che hanno omesso di presentare la voluntary disclosure.
L’incremento significativo dei trasferimenti di residenza, aumentato del 44% dal 2012 al 2016, ha, infatti, attirato l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate che, al fine di stanare le situazioni di trasferimento più anomale, lo scorso marzo, ha emanato un provvedimento che stabilisce, oltre alle modalità di acquisizione dei dati relativi a coloro che richiedono l’iscrizione all’AIRE, anche i criteri per la formazione di liste selettive per i controlli delle residenze effettive.
Le indagini del fisco italiano cominceranno proprio da coloro che risiedono in Svizzera e nel Principato di Monaco e avranno ad oggetto elementi che fanno ipotizzare le permanenza dei cittadini in Italia nonostante il trasferimento all’estero, quali, per esempio, intestazioni di utenze, targhe di veicoli, pagamento di pedaggi autostradali, carte di credito. L’Agenzia delle Entrate potrà individuare i nominativi dei contribuenti all’estero anche grazie al software So.No.Re che riceve le informazioni e incrocia dati sensibili provenienti da più fonti e banche dati. Tutti i contribuenti italiani “fuggiti” all’estero rischiano di ricevere, a breve presso le loro abitazioni, l’invito dall’Agenzia a presentarsi per dimostrare l’effettività e genuinità del trasferimento, nonché la piena tax compliance di tutti i loro assets.
Per qualsiasi ulteriore informazione, lo studio resta a disposizione, scrivendo a info@stelva.ch