L’adesione alla Voluntary Disclosure rischia di diventare una vera e propria corsa contro il tempo.
Sono molti, infatti, i contribuenti che non hanno ancora chiesto i documenti ai propri intermediari esteri e per alcuni istituti i tempi di attesa si protraggono fino a 2-3 mesi, a causa dell’enorme richiesta di dati.
Inoltre, vi la scadenza del versamento delle imposte sui rendimenti delle attività estere, che andrebbero versate a giugno, e la presentazione della dichiarazione fiscale da farsi entro la fine di settembre. La VD quindi inizierebbe ad avere effetti ancora prima di essere presentata e discussa con l’Agenzia delle Entrate.
Si consiglia pertanto di richiedere quanto prima la documentazione necessaria, così da poter presentare l’istanza nei tempi previsti dalla legge.